La psicopatologia di un bambino è sempre la patologia di una relazione, ciò implica che l’attenzione deve essere posta sulla relazione tra il bambino e l’ambiente in cui cresce. La patologia di un bambino è una dis-regolazione di fenomeni fisiologici: vi è un’amplificazione oppure una soppressione di un naturale fenomeno. L’iperattività di un bambino un eccesso di una normale attività. Uno degli errori più comuni che si commettono nel dare un ritmo, una regola, al bambino è quello di lasciarlo piangere finché non smette da solo. Aiutarli nell’apprendere la maniera più corretta di regolare i propri stati è un supporto fondamentale nella loro crescita. L’esempio è più importante ed efficace della parola. Le regole che noi stessi non rispettiamo non saranno mai rispettate neanche dei bambini. altro fattore che influisce molto sulla regolazione dei ritmi del bambino sono i terzi significativi: coloro che, oltre ai genitori, si prendono cura del bambino e sono a lui vicini. Il primo passo quindi da fare è quello di dare dei confini e stabilire i termini delle relazioni prima di tutto tra i genitori e i terzi ( i nonni, gli zii, le babysitter, gli insegnanti) e successivamente poi la relazione del bambino con questi.
Molto spesso quando il proprio bambino soffre di una problematica, dopo un po’ e diversi tentativi, si ha la sensazione di averle provate tutte, di essere stanchi e demotivati. Quindi, bisogna porre attenzione anche alle proprie necessità, di riconoscersi come genitori, come compagni e come individui. Darsi valore aiuta poi anche il bambino a percepirsi come importante. prendersi cura di se stessi aiuta a trovare energie e speranze che portano ad avere nuove possibilità e forze per supportare il proprio bambino.per poter educare i bambini ad avere rispetto per gli altri e per se stessi dobbiamo essere prima di tutto adulti educati al rispetto e alla cura di se stessi e degli altri. altro aiuto nell’educazione di un bambino può essere l’ambiente che lo circonda: modificarlo, trasformarlo, renderlo un laboratorio in cui il bambino possa sperimentare. fornire quindi, stimoli diversi liquidando il bambino nell’interazione con essi: giocattoli diversi, ambienti diversi (le proprie stanze, un parco, una spiaggia, un bosco).
Piccoli consigli da tenere sempre in mente:
- Il bambino non è la sua malattia
- Lo sviluppo nel bambino un processo permanente in continuo mutamento
- La normalità non coincide con la salute
- La normalità non coincide con la media
- La normalità non coincide con un ideale
- La normalità non coincide con l’adattamento
- Individuare il bisogno celato dietro un sintomo del bambino è trovare un nuovo modo per soddisfarlo
- Trovare i fattori che proteggono il bambino e ridurre quelli che lo attivano in maniera negativa
- Soggettività dell’esperienza: ogni bambino vive in maniera molto personale i propri sintomi
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