Si definisce frustrazione la condizione in cui viene a trovarsi l’organismo quando è ostacolato, in modo permanente o temporaneo, nella soddisfazione dei propri bisogni. Federazione possono essere le più disparate. Abbiamo cause derivanti dall’ambiente fisico: le caratteristiche geografiche possono condizionare la soddisfazione dei bisogni degli individui o anche gli interi gruppi etnici. La distanza fisica crea un certo ostacola soddisfacimento di bisogni; la distanza eccessiva dell’abitazione dei centri cittadini e di ostacolo; le frequenti emigrazioni rappresentano le azioni attuale estrazione derivanti dall’ambiente fisico. La scarsa illuminazione, il freddo, i limoni, le impurità dell’aria birra eccetera possono rappresentare altrettante cause di frustrazione in un ambiente di lavoro. Possiamo avere anche cause derivanti dall’ambiente sociale: le frustrazioni più difficili da accettare sono quelle che derivano dall’ambiente sociale, cioè dalla presenza o dall’azione di altri individui vicino a noi. Ci possono essere cause familiari come un clima rigido, Severo, proibitivo, autoritario, così come un comportamento iperprotettivo e ansioso, l’indifferenza, la trascuratezza, l’incoerenza educativa. Indipendentemente dal clima generale della famiglia, però vi sono alcuni momenti ho fatti applicato dello sviluppo dell’individuo, in coincidenza con le quali la frustrazione è particolarmente frequente. Vi sono infine le cause personali: alcune cause di frustrazione possono anche essere legate al diversità dello sviluppo. La frustrazione si verifica quando un comportamento motivato viene impedito, ostacolato, quando si verifica una dilatazione del soddisfacimento dei bisogni, quando è nato un conflitto tra due tendenze inconciliabili. Una tendenza evocata e dunque impedita continua ad operare per un certo tempo: l’energia mobilizzata continua a cercare via di scarico, modi di utilizzazione, anche nel caso di bisogno non legate alle esigenze fisiologiche elementari. Questo accumulo di energia viene vissuto soggettivamente come un’esperienza emotiva spiacevole, dolorosa. Qualora lo stato di bisogno persista senza trovare soddisfazione, l’energia può trovare diverse vie di utilizzazione o di scarico compensatorio. Si possono distinguere le reazioni alla frustrazione a seconda che siano adeguate o assumano aspetti anormali e patologici, quando si ripetono in modo fisso e coercitivo anche di fronte a frustrazioni lievi: intensificazione dello sforzo, le organizzazioni dei dati, sostituzione dei fini, fantasie compensatorie, sublimazione, formazione reattiva.
Secondo la teoria dell’apprendimento sociale di Bandura, la frustrazione non produce automaticamente una reazione violenta, ma essa genera uno stato di eccitazione emotiva che si può risolvere in diversi modi. Certamente egli non nega che la frustrazione possa, certe condizioni, favorire la comparsa di risposta aggressive. Gli uomini non nascono con un potenziale congegno di violenza, la prendono attraverso l’esperienza il comportamento aggressivo. Esperienza apprendimento sono un processo sociale. Infatti, per bambina la maggior parte dell’apprendimento si basa sull’osservazione limitazione dei modelli. Egli è convinto che i comportamenti aggressivi e violenti vengano dapprima osservati negli altri, in seguito, il modello servirà ad orientare il comportamento in condizioni non necessariamente analoghe. Infine, nella moderna società complessa, le fonti che offrono questi modelli comportamentali sono classificati in tre ordini: famiglia, gruppo sociale di appartenenza e i mezzi di comunicazione di massa.
Sono state elaborate e tecniche sperimentali per evidenziare le differenze individuali nella reazione alla frustrazione. Una di queste, insuccesso indotto, consiste nel proporre i compiti di difficoltà crescente, culminanti in prove insolubili. Gli strumenti di indagine per valutare i livelli di frustrazione sono i medesimi che vengono utilizzati per la valutazione dell’aggressività. Tra questi vi sono i test proiettivi, come il TAT, il Rorschach e il P.F.S., e i test di personalità come il MMPI.
Il costrutto della frustrazione è molto utilizzato in ambito clinico. La valutazione del grado di tolleranza alla frustrazione è importante per valutare le capacità di adattamento all’ambiente circostante e una prognosi positiva di un trattamento. Persone con una buona tolleranza alla frustrazione potranno ottenere maggiori vantaggi ed approcci terapeutici di
tipo espressivo, mentre per persone con bassa tolleranza sono più indicate approcci di tipo supportivo.
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